lunedì 7 dicembre 2015

Corte Morosina


Eccomi ... Oggi vi conduco verso la Corte del Milion per farmi capire, vicino alla di casa di Marco Polo, ma ci soffermiamo un po' di metri prima. Proprio da queste parti, c'è una calle che non desta alcun interesse ma... sono pronta a stupirvi, scommettiamo? Ora seguitemi in silenzio e in punta di piedi, facciamo piano, perchè qui c'è una pace straordinaria che ti mette serenità nell'animo... Ora chiudete gli occhi, e quando ve lo dico, apriteli ...Andiamo avanti per la lunga calle... ecco fermiamoci, ora potete aprirli, guardate che meraviglia, non l'avevate mai visto vero? Forse qualcuno sì. Sopra di noi, un arco marmoreo di ingresso dal sapore antico di epoca bizantina, risalente al XIII sec. su cui si possono notare un elmo e uno scudo, questi simboli si collegano ad una storia che qui vi scriverò a breve. Siamo nella splendida corte Morosina, o meglio, "corte Morosini", qui vi si trova l'omonimo Palazzo, vi sorgevano un tempo le case di questi nobili, che diedero a Venezia 4 dogi. 3 dogaresse e 2 regine, sembra veramente di essere in un sogno... Ci sono due scale esterne, archi a tutto sesto, una vera da pozzo al centro, e patere ovunque ci circondano... E' una delle tante corti veneziane perse nel tempo, l'aria attorno a noi è ferma, e nella sua totale tranquillità, ti senti trasportare indietro nei secoli... Anche questa corte ha una sua storia, dal sapore triste e misterioso... "Si racconta, di un Cavaliere templare che, proveniente dalla Terra Santa, recava con sè, nell’elsa della sua spada, una preziosa reliquia, si dice un pezzo della santissima Croce, da consegnare al vescovo di Colonia. Durante il suo viaggio, incontrò un nobile mercante, un Morosini, e strinse con lui come sembrava, una salda amicizia. Arrivati a Venezia, il giovane lo ospitò nella sua casa, che si trovava proprio in questa corte, così da poter riposare prima di raggiungere la sua meta. Le presentò sua sorella, bellissima donna, molto dolce, il cavaliere se ne innamorò alla follia, tanto da dimenticare la sua importante missione. Ma solamente al mattino si accorse di esser stato truffato, il nobile era fuggito con quella che non era in realtà sua sorella, ma bensì la sua amante, portandosi via la reliquia. Dalla disperazione il giovane come impazzito per questo forte dolore, tutte le notti si aggirava in cerca per calli e campielli di quella reliquia che con tanto ardore e senza paura, aveva portato con sè, ma una triste mattina, proprio davanti all'arco del portale, lì, per terra, vennero ritrovati l’elmo, lo scudo, l’armatura vuota, e la spada senza elsa del giovane templare, e da quel momento, del Cavaliere templare, si persero tutte le tracce... sparendo misteriosamente nell'arcana Venezia... "





1 commento:

  1. La prossima
    Volta che verrò a Venezia verrò sicuramente a cercare questa calle... grazie

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