Favola Veneziana: gennaio 2023

giovedì 26 gennaio 2023

" Il Lazzareto Novo "

L'isola del Lazzaretto Novo, posizionata di fronte all'isola di sant'Erasmo fu fondata, con decreto del Senato della Serenissima, nel 1468. Lo scopo era quello di mettere in "Quarantena" le navi provenienti dal Mediterraneo, sospette portatrici di peste, così da prevenire i contagi. Dopo quaranta giorni, chi si riteneva essere contagiato dal virus, veniva trasportato al Lazzaretto Vecchio (1423). L'isola del Lazzareto Novo, era dotata di un impianto sanitario, 100 camere e ampi spazi coperti da tettoie per poter stivare e igienizzare le merci attraverso vapori e fumi di erbe aromatiche, quali ginepro e rosmarino. In quest'isola molti i reperti archeologici, tra cui alcuni che ne testimoniano la presenza umana già dall’età del bronzo. Il suo nome antico era " Vigna Murata " perchè le sue mura cingevano coltivazioni d'uva. Il Tezon Grande, situato nell'isola, è un edificio cinquecentesco, il più vasto dopo le Corderie dell’Arsenale. Qui sulle pareti superiori dei muri, sono rinvenute, grazie ad uno strato di calce che le ha perservate, scritte, disegni, simboli e sigilli che i marinai usavano per descrivere arrivi di navi, nomi di Dogi e commerci. Un importante pezzo di storia della Serenissima. Visitarla ne vale proprio la pena, consiglio di portarci i bambini, è un importante tassello per capire la storia di Venezia.

Presentazione

Un benvenuto a tutti coloro che vorranno seguirmi... Cercherò di condurvi nella «Favola Veneziana», attraverso le mie foto, le mie poesie in veneziano, i miei brevi racconti. Voglio farvi respirare quell'impalpabile magia, che solo Venezia, sa dare. Venezia la si vede prima con il cuore, la senti con l'anima, e poi, con gli occhi. Venezia, entra dentro di te, la respiri, perché è viva. Lasciatevi catturare dal suo impalpabile manto nebbioso, siate pure la sua preda, fatevi imprigionare dal suo mistero. Imparate ad ascoltare la sua anima, respirare i suoi antichi odori, i suoi deboli suoni. A Venezia, non andateci mai di fretta, fermatevi, osservatevi attorno, guardate da un ponte le sue case, le sue altane, i suoi camini merlettati, i suoi palazzi riflettersi nel canale, sono una meravigliosa danza di tenui colori, il passaggio di una gondola, il fruscio del remo che scivola nell'acqua, i gabbiani che svolazzano sui tetti, le massaie che stendono il bucato, lo stridio delle corde della biancheria, il profumo delle lenzuola profumate, s'intrecciano nell'aria con l'odore della salsedine... Ogni angolo di questa fiabesca città è un'emozione che ti vibra sulla pelle. Per assaporare la sua vera anima, dovete perdervi tra le sue umide calli, sbucare in posti e luoghi dal sapore antico, corti dimenticate dal tempo, dove l'aria è ferma, il silenzio è ovattato, le pietre secolari, i pozzi, le facciate ornate da marmi incantevoli raccontano di sé... Un brivido ti passa sulla schiena, ti senti rapire nel passato, sì, è Lei, la «Signora della laguna» che sta lì, con un dolce sorriso, ad attendere di conquistarvi... Ora, datemi la mano, vi condurrò nei posti più nascosti, perché la vera Venezia, il suo cuore, avvolto dal silenzio, ci aspetta...